Silvia Leoni, dell'Università di Milano e INFN Milano, è la vincitrice del premio Friedel-Volterra per il 2024, per gli importanti lavori finalizzati alla comprensione della struttura nucleare lontano dalla stabilità e ad alta eccitazione, nella regione di transizione ordine-caos.
Il premio onora la memoria degli scienziati italiani e francesi Vito Volterra e Jacques Friedel. È istituito congiuntamente dalla Società Italiana di Fisica (SIF) e dalla Société Française de Physique (SFP) e premia un fisico coinvolto in una collaborazione italo-francese, in riconoscimento dell’importante lavoro nella ricerca in fisica, svolto negli ultimi 10 anni.
Silvia Leoni è professore di fisica nucleare sperimentale presso l'Università di Milano. Ha conseguito il dottorato di ricerca nel 1992 presso l'Università di Milano, con attività di ricerca presso il Laboratorio Tandem del Niels Bohr Institute in Danimarca. Dal 2017 è professore ordinario presso il nostro Dipartimento. Silvia ha svolto la sua attività nell’ambito del gruppo di spettroscopia nucleare, dedicandosi particolarmente alla varietà dei fenomeni connessi con l’eccitazione dei nuclei atomici, osservati attraverso il loro decadimento gamma: ha studiato come le proprietà delle transizioni collettive si modificano al crescere della densità dei livelli, e la coesistenza di forme diverse in funzione del momento angolare del sistema, in particolare in nuclei superdeformati.
Silvia è attualmente portavoce della collaborazione internazionale AGATA che ha sviluppato il più avanzato spettrometro gamma in Europa, ora in funzione presso i Laboratori di Legnaro dell’INFN, di cui Silvia presiede il Program Advisory Committee. E’ rappresentante italiana nel comitato NuPECC (Nuclear Physics Expert Collaboration Committee), per il quale ha contribuito alla preparazione del piano strategico nel 2024, e dal 2025 è Editor in Chief per la sezione Experimental Nuclear Physics della rivista European Physical Journal A.