La Collaborazione internazionale AGATA s'incontrerà a Milano per la 24esima AGATA Week
e per l’AGATA Collaboration Council dal 9 al 13 settembre, nelle aule di via Valvassori
Peroni, 21 dell’Università degli Studi, nel Dipartimento di Fisica e nella Sezione INFN di
Milano. Sarà l’occasione di confronto sugli ultimi sviluppi tecnologici e sull’attività scientifica
dello spettrometro AGATA, il più sofisticato strumento esistente al mondo nel campo della
rivelazione di raggi gamma, costruito con larga partecipazione dei fisici nucleari di Milano. Il
gruppo di fisica nucleare di spettroscopia gamma di Milano ricopre infatti ruoli di
responsabilità nella costruzione e funzionamento dell’apparato e nella promozione e
realizzazione delle campagne di fisica con AGATA.
Agli incontri parteciperanno i rappresentanti dei principali enti finanziatori europei, autorità
locali e numerosi membri della collaborazione AGATA, ed una larga rappresentanza di
studenti e giovani ricercatori.
Basato su cristalli segmentati di germanio iperpuro, AGATA è un apparato di rivelazione
modulare di tipo innovativo che nella versione finale conterà 180 cristalli organizzati in cluster
tripli.
AGATA dà la possibilità di esplorare, con un’efficienza e una sensibilità senza paragoni, la
struttura di nuclei esotici, motore delle reazioni nelle stelle e prodotti in laboratorio tramite
collisioni tra ioni stabili e anche radioattivi.
Questo gioiello di tecnologia nasce da una collaborazione Europea di 13 paesi e 40 istituti di
ricerca, con l’Italia tra i paesi che forniscono il maggiore contributo attraverso il gruppo
GAMMA della Commissione Scientifica Nazionale di Fisica Nucleare dell’INFN. L’avventura
scientifica di AGATA è iniziata ai Laboratori Nazionali di Legnaro nel 2010. All’epoca, il
cosiddetto Dimostratore di AGATA, formato dai primi 5 tripli clusters, verificò le eccezionali
caratteristiche di questo rivoluzionario strumento attraverso una serie di esperimenti
pionieristici con fasci stabili. AGATA ha successivamente operato al Laboratorio di GSI in
Germania (2012-2014) e a GANIL in Francia (2015-2021), sfruttando reazioni con fasci esotici
e aumentando gradualmente il numero dei rivelatori. Il ritorno di AGATA a Legnaro segna
l’inizio della fase 2 della costruzione dell’apparato. A Legnaro, AGATA arriverà a coprire
metà dell’angolo solido ed effettuerà misure con lo spettrometro magnetico di massa a grande
accettanza PRISMA, e con strumenti complementari per la rivelazione di particelle cariche,
neutroni e raggi gamma di alta energia, sfruttando sia fasci intensi di ioni stabili forniti dal
complesso di acceleratori Tandem-ALPI-PIAVE, sia fasci radioattivi prodotti dalla facility SPES.